Sentenze Cassazione sulla Separazione con Addebito

Separazione con addebito Cassazione sentenzeRiportiamo di seguito alcune sentenze della Corte di Cassazione Civile in cui la Corte si è espressa in merito a sentenze di addebito della separazione. Queste casistiche sono utili per comprendere alcune fattispecie in cui può essere richiesto l'addebitamento della separazione all'altro coniuge per una grave violazione dei doveri coniugali che ha scatenato la crisi coniugale e quindi la sopraggiunta impossibilità di continuare la convivenza sotto lo stesso tetto.

L'elenco delle sentenze della Corte di Cassazione e di alcuni Tribunali italiani sulla separazione con addebito è in ordine cronologico.


Sentenza Cassazione n. 24157 del 12 Novembre 2014
Il fatto che la moglie abbia deciso di posticipare il concepimento di un figlio per motivi di carriera lavorativa non costituisce motivo di addebito della separazione.

Sentenza Cassazione n. 23307 del 31 ottobre 2014
La moglie ha ottenuto che venisse addebitata la separazione al marito che aveva donato più di 500.000 euro in beni immobiliari al fratello. Questa donazione costituisce infatti una violazione dell'obbligo di contribuzione (art. 143 del Codice Civile) ed è stata la causa scatenante della intollerabilità della convivenza.

Sentenza Cassazione n. 18870 dell'8 Settembre 2014
In una causa di separazione giudiziale non è possibile richiedere sia l'addebito della separazione che il risarcimento dei danni per infedeltà coniugale.

Sentenza Cassazione n. 18073 del 20 agosto 2014
Non viene concesso l'addebito alla moglie per i suoi trascorsi amorosi prima del matrimonio in quanto questo non costituisce una violazione dei doveri matrimoniali di lealtà, fedeltà e sincerità.

Sentenza Cassazione n. 11987 del 28 maggio 2014
La Corte ha negato la concessione dell'addebito al marito che se ne era andato di casa per via dell'eccessiva gelosia della moglie.

Sentenza Cassazione n.1696 del 27 gennaio 2014
Non viene concesso l'addebito in quanto l'abbandono della casa familiare era dovuto a maltrattamenti da parte del coniuge.

Sentenza Cassazione n. 28228 del 18 dicembre 2013
Viene negato l'addebito della separazione alla moglie alcolizzata che rifiuta di disintossicarsi in quanto il marito, prima del matrimonio era già al corrente dei problemi di alcolismo della moglie

Sentenza Cassazione n. 27730 dell'11 dicembre 2013
La Corte ha ritenuto che non esistessero i presupposti della separazione con addebito per il marito che ha avuto un figlio dall'amante in quanto la crisi coniugale era già iniziata prima della relazione extraconiugale e quindi non era presente il nesso di causalità tra le due cose.

Sentenza Cassazione n. 1239 del 21 gennaio 2013
È stata addebitata la separazione al marito che aveva un atteggiamento arrogante con la moglie. In aggiunta il marito, mentre la moglie era malata, aveva avuto una relazione extraconiugale con la domestica e aveva abbandonato la casa coniugale senza motivo.

Sentenza Cassazione n.19114 del 6 novembre 2012
È legittima la separazione con addebito di responsabilità al marito che aveva una relazione extraconiugale con un altro uomo (relazione omosessuale).

Sentenza Cassazione Civile n. 16089 del 21 settembre 2012
Non viene concesso l'addebito perché il tradimento da parte del marito era avvenuto quando la crisi coniugale era già in atto. La relazione extraconiugale non poteva quindi essere considerata la causa della intollerabilità della convivenza.

Sentenza Cassazione n.8773 del 31 maggio 2012
La mancanza di un'intesa sessuale con il coniuge è ritenuta una “giusta causa” per abbandonare l'abitazione coniugale, e quindi non è motivo di addebito.

Sentenza Cassazione n. 4540 del 24 febbraio 2011
Non può essere addebitata la separazione al marito che abbandona il tetto coniugale perché la suocera (madre della moglie) è troppo invadente.

Sentenza Cassazione n. 817 del 14 gennaio 2011
La Corte ritiene che basti anche un solo episodio di violenza fisica affinché si possa pronunciare l'addebito di separazione.

Sentenza Cassazione n. 21245 del 14 ottobre 2010
Viene addebitata la separazione al marito che aveva reso pubblica la sua relazione extraconiugale, provocando quindi un grave danno alla dignità e all'immagine della moglie.

Sentenza Cassazione n.16614 del 15 luglio 2010
La Corte chiarisce che la pronuncia di addebito da parte del Giudice in una causa di separazione non può fondarsi sulla sola violazione dei doveri posti dall'art. 143 c.c., ma è necessario che sia stata proprio questa grave violazione la causa della crisi del matrimonio. Viene posto quindi l'accento sul motivo che ha generato l'intollerabilità della convivenza tra i coniugi.

Sentenza Tribunale di Prato n. 1471 del 21 novembre 2008
Viene addebitata la separazione al marito che aveva violato il dovere di rispetto reciproco verso la moglie, sottoponendola a violenze psicologiche e fisiche e umiliandola di fronte ai dipendenti dell'azienda di cui la moglie era titolare.

Sentenza Cassazione n. 14042 del 28 maggio 2008
La pronuncia di addebito non può fondarsi solamente sull'inosservanza dei doveri coniugali da parte di uno dei due coniugi, ma deve essere provato che il tradimento è stato la causa irreversibile della crisi tra marito e moglie.

Sentenza Cassazione n. 20256 del 19 settembre 2006
La Cassazione precisa che la relazione adulterina del coniuge può essere causa dell'addebito della separazione solamente nel caso in cui venga accertato che ad essa è riconducibile la crisi del matrimonio. Nel caso invece di infedeltà coniugale che non sia stata la causa della crisi ma si sia verificata in un momento successivo al verificarsi di una situazione di intollerabilità della convivenza, non può essere pronunciato l'addebito.

Sentenza Cassazione n. 14840 del 27 giugno 2006
La dichiarazione di addebito della separazione implica la prova che la irreversibile crisi coniugale sia ricollegabile esclusivamente al comportamento contrario ai doveri nascenti dal matrimonio da parte di uno dei due coniugi (il marito o la moglie), cioè che esista un nesso di causalità tra i comportamenti del coniuge e il determinarsi dell'intollerabilità di una ulteriore convivenza.

Sentenza Cassazione n. 2818 dell'8 febbraio 2006
In una causa giudiziale di separazione, l'iniziativa di un coniuge di fare domanda per richiedere l'addebitabilità all'altro coniuge è autonoma.

Sentenza del Tribunale di Monza n.388 del 26 gennaio 2006
Non può essere pronunciato l'addebito della separazione alla moglie che ha deciso di interrompere la gravidanza senza aver reso partecipe il marito in questa scelta.

Sentenza Tribunale di Napoli del 4 gennaio 2006
Viene addebitata la separazione al padre che ha comportamenti violenti e intransigenti verso il figlio (non verso la moglie) impedendogli di svolgere attività ludiche in quanto considerate contrarie alle sua religione.

Sentenza Cassazione n. 15241 del 6 agosto 2004
Negata la concessione dell'addebitamento della separazione al marito aveva scelto di appartenere cambiare religione. Questo non aveva infatti determinato una violazione dei doveri di cui all'articolo 143 del c.c. e non aveva provocato una situazione di intollerabilità della convivenza.

Sentenza Cassazione n. 15279 del 4 dicembre 2001
Nel giudizio di separazione personale dei coniugi la richiesta di addebito, pur essendo proponibile solo nell'ambito del giudizio di separazione, è autonoma.

Sentenza Corte d'Appello di Torino n. 341 del 21 febbraio 2000
È passibile di addebito il mobbing, cioè il comportamento del marito che in pubblico denigra e offende la moglie, ingiuriandola, offendendola sul piano estetico e svalutandola come moglie e come madre, facendo pressione per indurla ad abbandonare il tetto coniugale.

Sentenza Cassazione n. 11064 del 28 settembre 1999
Non commette illecito e quindi non può essere addebitata la separazione al coniuge che si allontana dalla casa coniugale per l'intollerabilità della convivenza con i suoceri.

Sentenza Cassazione n. 9472 del 7 settembre 1999
L'adulterio apparente (il tentativo di infedeltà) va considerato alla strega dell'adulterio vero e proprio quando si deve valutare l'addebitabilità della separazione. La Corte equipara quindi il tradimento al tentativo di tradimento.

Sentenza Cassazione n. 10742 del 1998
L'infedeltà di uno dei coniugi può essere causa di addebito della separazione solo quando è l'unica causa della crisi dell'unione coniugale.

Sentenza Cassazione n.3098 del 17 marzo 1995
La Corte specifica che la richiesta di addebito prevista dall'articolo 151 del Codice Civile si pone come una mera variante dell'accertamento della improseguibilità delle convivenza, ossia come una modalità accessoria ed eventuale, accertabile solo se espressamente richiesta da una parte e dove ne ricorrano le circostanze.

Sentenza Cassazione n.4767 del 28 maggio 1987
La Corte precisa che la sola relazione extraconiugale da parte di uno dei coniugi non legittima automaticamente la pronuncia di separazione per colpa del coniuge adultero.